Sofad-Farvima, positivo il primo triennio della jointventure

«Il bilancio 2018 descrive un'azienda che innova, riduce i costi, innalza produttività, qualità del servizio, ha un exploit di margine e fatturato, schizza dagli 87 milioni del 2015 ai 132 del 2018. La nuova Sofad è integrazione dell'impegno di tanti farmacisti che credono nel progetto con l'investimento di risorse e know how realizzato da Farvima in favore della società siciliana che, dopo anni, ricomincia a produrre utili e torna a distribuire dividendi». Così, all'indomani dell'assemblea dei soci, una nota ufficiale di Sofad, società siciliana della distribuzione intermedia di proprietà dei farmacisti, che nel febbraio del 2016 ha realizzato una joint venture al 50% con Farvima.
«Il bilancio si è chiuso con oltre 750.000 euro di utile, triplicato rispetto al 2017», entra nel dettaglio Alessandro Bruschi, direttore generale di Sofad, «grazie a sviluppo del fatturato (+ 5%) e contenimento dei costi. La riduzione delle dilazioni di pagamento e un rigoroso presidio dei crediti hanno ridotto l'indebitamento e migliorato la posizione finanziaria netta. Fare rete con le farmacie socie è la nostra linea strategica, concretizzata dallo sviluppo di Farmà, network che conta in Italia oltre 250 farmacie affiliate. Il modello proposto ai soci e all'industria prevede delega sugli acquisti, condivisione dei dati, partnership forte con le aziende fornitrici, attività di trade marketing finalizzata all'incremento del sell out, brandizzazione delle farmacie per assicurare la riconoscibilità del marchio da parte degli utenti. In pochi mesi hanno aderito oltre quaranta farmacie e abbiamo sottoscritto venti accordi con aziende leader».
«Siamo l'unica aggregazione di farmacisti in forma di società di capitali, in grado di offrire servizi competitivi e remunerare il capitale investito dai soci», sottolinea il presidente di Sofad Gaetano Cardiel, «grazie alla comunione di due filosofie, la capacità di Sofad di interpretare le esigenze dei farmacisti e l'abilità di Farvima di essere competitiva, che hanno consentito di restituire alla società il futuro che merita, grazie a un mix di managerialità e legame con i soci».
Novità importante comunicata dalla società: del suo Cda entra a far parte il presidente di Federfarma Sicilia Gioacchino Nicolosi, «che avrà la responsabilità delle relazioni con soggetti istituzionali e associazioni di categoria per rafforzare la missione di tutela delle farmacie». Con l'obiettivo ultimo, sintetizzato da Nicolosi nel suo intervento, di «promuovere azioni efficaci per un'alleanza organica tra farmacisti e soggetti della distribuzione indipendente».
«Il bilancio si è chiuso con oltre 750.000 euro di utile, triplicato rispetto al 2017», entra nel dettaglio Alessandro Bruschi, direttore generale di Sofad, «grazie a sviluppo del fatturato (+ 5%) e contenimento dei costi. La riduzione delle dilazioni di pagamento e un rigoroso presidio dei crediti hanno ridotto l'indebitamento e migliorato la posizione finanziaria netta. Fare rete con le farmacie socie è la nostra linea strategica, concretizzata dallo sviluppo di Farmà, network che conta in Italia oltre 250 farmacie affiliate. Il modello proposto ai soci e all'industria prevede delega sugli acquisti, condivisione dei dati, partnership forte con le aziende fornitrici, attività di trade marketing finalizzata all'incremento del sell out, brandizzazione delle farmacie per assicurare la riconoscibilità del marchio da parte degli utenti. In pochi mesi hanno aderito oltre quaranta farmacie e abbiamo sottoscritto venti accordi con aziende leader».
«Siamo l'unica aggregazione di farmacisti in forma di società di capitali, in grado di offrire servizi competitivi e remunerare il capitale investito dai soci», sottolinea il presidente di Sofad Gaetano Cardiel, «grazie alla comunione di due filosofie, la capacità di Sofad di interpretare le esigenze dei farmacisti e l'abilità di Farvima di essere competitiva, che hanno consentito di restituire alla società il futuro che merita, grazie a un mix di managerialità e legame con i soci».
Novità importante comunicata dalla società: del suo Cda entra a far parte il presidente di Federfarma Sicilia Gioacchino Nicolosi, «che avrà la responsabilità delle relazioni con soggetti istituzionali e associazioni di categoria per rafforzare la missione di tutela delle farmacie». Con l'obiettivo ultimo, sintetizzato da Nicolosi nel suo intervento, di «promuovere azioni efficaci per un'alleanza organica tra farmacisti e soggetti della distribuzione indipendente».
fonte:
Farmacista 33
